Chiusura contatore Luce: guida a costi, tempi e procedura
La chiusura del contatore luce è una procedura utile in caso di trasloco, vendita dell’immobile o cessazione definitiva della fornitura. In questo articolo scoprirai quando è necessario disattivare il contatore, qual è la differenza tra disattivazione e disdetta, quali passaggi seguire per inoltrare la richiesta al fornitore e quali costi possono essere previsti in base al tipo di contratto e mercato di appartenenza.
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Table of Contents
- Chiusura del Contatore Luce: procedura completa
- Quanto costa disattivare il contatore luce?
- Quando disattivare il contatore luce e perché?
- Disattivazione e disdetta delle utenze luce: qual è la differenza?
- Disdetta luce e gas: come richiederla ai principali fornitori
- Costi per la disdetta o disattivazione della fornitura luce e gas
- Recesso contratto luce e gas: come inviare la richiesta al fornitore
Chiusura del Contatore Luce: procedura completa
Qualsiasi sia la motivazione che spinge un consumatore ad affrontare questo procedimento, è bene conoscere tutti i passaggi e i vincoli connessi alla pratica. In sostanza, i principali step da affrontare per chiudere un contatore della luce sono:
- inviare al fornitore la richiesta impiegando uno dei canali disponibili tra numero verde, indirizzo e-mail o recandoti presso sportelli fisici della compagnia;
- compilare e restituire eventuali moduli e documenti: come avviene per la sottoscrizione di una delle offerte della luce, anche per la sua cessazione possono essere richieste all’utente specifiche informazioni personali;
- attendere la notifica di conferma dell’avvenuta chiusura: trattandosi di un processo gestito per lo più da remoto, l’interruzione della luce presso il contatore prevede per la sua esecuzione un lasso di tempo che varia dai 3 ai 7 giorni lavorativi.
Inoltre, è bene ribadire che per sciogliere il contratto di fornitura e provvedere alla disattivazione del contatore, è bene inviare al proprio provider la richiesta di recesso con un preavviso non superiore a 30 giorni.
Quanto costa disattivare il contatore luce?
Ogni consumatore sa che accanto ai canonici esborsi imposti dal prezzo della luce o, più in generale destinati alle bollette dell'energia elettrica di fine mese, ci sono anche i costi relativi alle procedure di gestione dell’utenza. Uno tra questi, ovviamente, è rappresentato dal costo assunto dalla pratica di chiusura del contatore della luce.
Il costo per effettuare la chiusura del contatore della luce è sempre lo stesso?In realtà, questa prassi prevede un prezzo ben delineato solamente nel caso del Mercato Tutelato. I clienti con contratto di questo tipo, infatti, pagano una cifra pari a 23€.Nel caso di disattivazione della fornitura all’interno del Mercato Libero, i prezzi richiesti dalle varie compagnie dipendono invece dalle singole condizioni contrattuali.
Per questa ragione, è possibile trovarsi di fronte al caso in cui per la chiusura di un contatore con Iren siano previsti costi differenti rispetto a quelli delineati da altre aziende.
Quando disattivare il contatore luce e perché?
La chiusura di un contatore della luce è una scelta che può rendersi necessaria per svariate ragioni. Le principali motivazioni che possono spingere un soggetto a decidere di interrompere un contratto di fornitura con un determinato provider e chiudere il contatore di un immobile sono:
In quest’ultimo caso, è possibile scegliere di trasferire l’utenza da un'abitazione all’altra solamente dopo aver provveduto a chiuderla nell’immobile di prima. Oppure, dopo aver bloccato il contatore nel precedente immobile, è possibile optare per un cambio di fornitore per l'energia elettrica nella nuova casa.
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Info
Disattivazione e disdetta delle utenze luce: qual è la differenza?
La disattivazione e la disdetta delle utenze non sono la stessa cosa. Così come esistono differenze tra voltura, subentro e allaccio, anche in questo caso è importante capire le diverse procedure e implicazioni.
- Disdetta: è una comunicazione formale con cui il cliente chiede di terminare il contratto di fornitura. Deve essere inviata al fornitore seguendo modalità specifiche (email, PEC, raccomandata, area clienti, ecc.). In genere, la disdetta serve a evitare il rinnovo automatico alla scadenza del contratto. È gratuita se effettuata nei termini previsti (di solito entro 30 giorni dalla scadenza), ma possono essere applicate penali in caso di ritardo.
- Disattivazione: consiste nella chiusura del contatore e nell’interruzione della fornitura di luce o gas. Va richiesta al fornitore, che poi la trasmette al distributore locale. A differenza della disdetta, può avvenire anche prima della scadenza contrattuale (recesso anticipato) e potrebbe comportare costi o penali previsti dal contratto.
Disdetta luce e gas: come richiederla ai principali fornitori
Grazie ai numerosi strumenti disponibili, richiedere la disdetta del contratto luce e gas con i principali fornitori è semplice e veloce. Puoi contattare la compagnia energetica tramite i canali ufficiali (area clienti, numero verde, email) e richiedere la chiusura del contatore o completare l'iter online in pochi passaggi.
Ad esempio, se sei cliente Enel Energia, puoi cessare la fornitura seguendo questi passaggi:
- Accedi all’Area Clienti
- Vai alla sezione “Servizi”
- Seleziona “Servizi per il contratto”
- Clicca su “Disattivazione fornitura”
In alternativa, puoi anche richiedere la disattivazione del contatore (anche trifase) o la chiusura del contratto luce e gas contattando un operatore tramite numero verde, email o altri canali ufficiali messi a disposizione dal tuo fornitore.
Costi per la disdetta o disattivazione della fornitura luce e gas
Il costo per la chiusura del contatore della luce varia in base al fornitore e al tipo di contratto sottoscritto. La cessazione della fornitura può avvenire per diversi motivi, e i costi associati dipendono dal tipo di richiesta effettuata.
La disdetta del contratto, ad esempio, comporta il mancato rinnovo alla scadenza e può essere effettuata senza costi se rispetta i termini previsti. La disattivazione, invece, presuppone la chiusura anticipata del contratto e può comportare costi variabili.
In particolare, le spese dipendono da:
- il tipo di contratto: Mercato Libero (prezzi definiti dal fornitore) o Mercato Tutelato (costo fisso di 23€);
- l’eventuale presenza di penali di recesso anticipato indicate nelle clausole contrattuali.
Recesso contratto luce e gas: come inviare la richiesta al fornitore
I principali fornitori di energia mettono a disposizione dei clienti diverse modalità semplici e veloci per inviare la richiesta di recesso dal contratto. Ad esempio, per la chiusura del contatore con A2A o Hera, puoi scegliere tra le seguenti opzioni:
- 📩 Posta elettronica: inviando i moduli e i documenti richiesti come allegati all'indirizzo email del fornitore.
- 🏢 Sportelli fisici: puoi presentare la domanda direttamente in sede, ricevendo assistenza da personale specializzato.
- 📲 Area clienti o app: spesso è disponibile una sezione dedicata alla disattivazione della fornitura, dove caricare i documenti necessari. Inoltre, da qui puoi anche valutare una delle migliori offerte luce e gas.
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