Come fare la disdetta luce e gas? Tutto quello che c’è da sapere

Sommario:

Può capitare, per i più svariati motivi, di aver bisogno di procedere a una disdetta luce e gas nella nostra abitazione: magari per un trasloco oppure perché una nostra vecchia casa è ormai disabitata, o semplicemente perché desideriamo cambiare fornitore.

Generalmente, disdire i contratti di luce o di gas è un’operazione che si può completare in poche mosse.

Al fine di procedere con la disdetta di luce e gas, è bene sapere tutte le procedure necessarie, i documenti da tenere a portata di mano e i nostri diritti in caso di disguidi o ritardi nella disdetta delle forniture. Per queste ragioni, di seguito vedremo:

Come disattivare le forniture di luce o gas

Per procedere alla disdetta di luce e gas bisogna mettersi in contatto con il proprio fornitore con cui si è sotto contratto. La richiesta dovrà essere completata entro un mese, per i richiedenti domestici, mentre per piccole e medie imprese il tempo varia dai 3 ai 6 mesi. Nel caso di luce o gas l’iter burocratico è lo stesso, dopo aver contattato il proprio venditore verrà inoltrata la richiesta al distributore, entro 2 giorni lavorativi.

I costi per la disattivazione dipendono dal tipo di contratto e cambiano a seconda se siamo nel mercato libero o in quello a maggior tutela:

 

  • Luce: 23 euro per i clienti a maggior tutela, variabile per il mercato libero (prezzo deciso dal fornitore)
  • Gas: questa è sempre variabile e si basa sul prezzo deciso dal distributore che deve sempre essere resa pubblica e aggiornata.

 

Come inviare il recesso al fornitore

Per notificare l’intenzione ufficiale di recesso del contratto per la luce o per il gas al fornitore si può procedere usando diversi contatti. Trattandosi di un documento ufficiale ti devi sempre ricordare di controllare la ricevuta della presa in carico da parte della società energetica. Da questa ricevuta la disdetta dovrà avvenire entro un mese di tempo. Per inviare il recesso puoi usare i servizi offerti dall’azienda che eroga il servizio e quindi:

  • Fax
  • Email
  • Telefono: tramite il numero verde che puoi reperire sul sito online

Telefonando il numero verde sarà l’operatore a farti l’elenco dei documenti da allegare e inviare all’ azienda, se invece opti per il fax o la email è bene sapere già quali sono quelli da inviare.

Documenti richiesti per la disdetta luce e gas

Quando si procede per una disdetta dei contratti per le forniture di luce o di gas bisogna sempre inoltrare alcuni documenti ufficiali agli operatori. Tutte le società richiedono i soliti, quindi è bene appuntarseli per farsi trovare pronti:

  • Codice cliente: si trova sulle bollette e serve ad identificare il contratto da recidere
  • Indirizzo: a cui inviare la fattura di conguaglio definitiva.
  • Dati ufficiali del cliente: quindi carta d’identità e codice fiscale.
  • POD/PDR: sono gli identificativi, rispettivamente di luce e gas, delle forniture. Questi sono necessari al venditore per capire dove interrompere il servizio erogato.
  • Autolettura: questa è necessaria per la disattivazione del gas, così che il fornitore può inviare la bolletta definitiva che rispecchia i consumi.
  • Il giorno in cui disattivare il servizio.

Una volta inoltrata la richiesta ed allegati tutti i documenti sarà la società fornitrice del servizio che dovrà notificare la disdetta al distributore entro due giorni lavorativi.

Quali sono le tempistiche per la disdetta di luce e gas

Se hai già deciso di disattivare le forniture, per un trasloco o altri motivi, devi sapere che ci sono delle tempistiche che la società che ti offre il servizio è costretta a rispettare. Oltre questa scadenza hai diritto di chiedere rimborsi e danni verso di queste. Per quanto riguarda le abitazioni private, una volta notificata la disdetta ufficialmente, il tempo massimo che puoi aspettare è un mese per quanto riguarda la luce. Invece sono differenti i tempi d’attesa per le piccole e medie imprese, che vanno da un minimo di 3 mesi, fino ad un massimo di 6 mesi.

I tempi per le forniture di gas sono invece di 5 giorni lavorativi dalla notifica di recesso data al distributore al fornitore. Questo significa, calcolando il tempo di massimo 2 giorni per la comunicazione, che in totale non puoi aspettare più di 7 giorni lavorativi. Ogni società energetica può applicare tempi leggermente differenti che solitamente trovi direttamente sul sito online ufficiale, nella pagina dedicata alle disdette e alla recessione del contratto.

Se queste tempistiche non vengono rispettate, il consumatore ha diritto ad inoltrare richieste di rimborso.

Cosa succede nel caso di ritardi nella disattivazione delle forniture

Se la tua disdetta delle forniture non viene effettuata entro i tempi determinati ci sono degli indennizzi che devi ricevere automaticamente a seconda del ritardo. Il distributore che non completa la pratica entro il mese previsto per la fornitura luce dovrà rimborsare il cliente di:

  • 35 euro: entro il doppio del previsto.
  • 70 euro: entro il triplo del previsto.
  • 105 euro: oltre il triplo del previsto.

Per quanto riguarda la fornitura gas invece:

  • 35 euro: l’indennizzo automatico per qualsiasi ritardo a carico del distributore per i contratti gas.

procedura disdetta luce e gas

Procedura standard per disdetta luce e gas

L’iter burocratico da seguire per la disdetta dei contratti di luce e gas è pressoché molto simile in tutti i fornitori. Sulla pagina web si trova una richiesta preimpostata da compilare con tutti i dati richiesti. Una volta riempita la scheda questa dovrà essere inoltrata tramite uno dei metodi sopra elencati: fax, email oppure numero di telefono.

Dopo questa procedura bisognerà allegare tutti i documenti richiesti. I motivi per avviare una pratica di recesso possono essere i più disparati e sono motivi privati che non serve notificare al venditore. Infatti, puoi anche decidere di disdire un contratto poiché hai trovato migliori offerte. infatti, grazie all’avvento del mercato libero è possibile oggi risparmiare notevolmente su luce e gas.

Come disattivare fornitura con i principali fornitori

I principali fornitori di energia elettrica e di gas metano della penisola italiana offrono guide online, complete e ben strutturate, per la disdetta dei contratti. Con Enel energia, il fornitore numero uno in Italia, le tempistiche indicate sono:

  • Luce: 7 giorni lavorativi
  • Gas: 9 giorni lavorativi

Il prezzo è di 23 euro, che verranno addebitati direttamente nell’ultima bolletta. È possibile fare la disdetta online, oltre ai classici metodi previsti, solo per l’intestatario del contratto. Enel offre anche la possibilità di prenotare il recesso per una determinata data, servizio molto utile per chiunque ha bisogno della disdetta entro quella precisa data.

Un altro grande vantaggio di Enel energia è il bonus di 25 euro che offre a tutti coloro che hanno disdetto il contratto. Questo bonus è spendibile se si sottoscriverà un nuovo contratto con questa società energetica entro i 12 mesi dalla recessione.

L’altra grande società di forniture è sicuramente Eni. Anche con questa società i servizi messi a disposizione per i clienti sono molteplici:

  • Area riservata online: dopo aver effettuato l’iscrizione tramite il codice cliente.
  • Energy store Plenitude: punti fisici presenti in molte città italiane.
  • Numero verde: reperibile sul sito ufficiale di Plenitude

Il costo previsto da Plenitude è sempre di 23 euro, a cui però bisogna aggiungere 25,51 euro di oneri amministrativi per il distributore del gas.

Disattivazione senza morosità e preavviso, in quali casi?

Ci sono situazione in cui la disdetta del contratto della fornitura del gas non dipende da noi ma da cause di forza maggiore, per cui è fondamentale intervenire immediatamente. Se ti trovi in una situazione del genere devi sapere che puoi disdire senza preavviso e senza rischiare di dover pagare delle more. I casi in cui si può disdire senza questi rischi il contratto sono:

  • Uso degli impianti non conforme al contratto di vendita
  • Rottura o manomissione dei sigilli del gas
  • Furto accertato del gas
  • Dispersioni di gas accertate: per cui è messa in pericolo l’incolumità pubblica

Se capita una di queste cause di forza maggiore si può richiedere una disdetta immediata. Nel caso di fughe di gas o pericoli non solo è possibile disattivare tempestivamente, questa dovrebbe essere una priorità e un dovere del cliente che si accorge di tale pericolosità.

Come procedere alla riattivazione dopo sospensione per pericolo

Il consumatore può però chiedersi come fare, una volta fatta la disdetta forzata, a riattivare velocemente la fornitura del gas. Quando il problema è stato risolto basterà notificarlo al fornitore che si dovrà impegnare per riattivare il servizio entro due giorni lavorativi. Se il contratto è stato interrotto per un guasto che ha portato all’accertamento di dispersione del gas, per riattivare la fornitura sarà anche necessario inviare l’attestamento della messa a norma dell’impianto.
Anche in questo caso, se ti trovi nella situazione in cui la società energetica che fornisce il servizio ritarda nella riattivazione, puoi richiedere rimborsi ed indennizzi. Difatti, se il tuo contatore non viene riattivato entro i due giorni feriali riceverai in automatico un indennizzo di 30 euro.

Per tutti i consumatori che vogliono essere sicuri dei propri diritti e delle tutele in caso di ritardi o mancate riattivazioni c’è la possibilità di leggere le pratiche ufficiale predisposte da Arera sul suo sito ufficiale. È possibile trovare la pagina dedicata cliccando qui.

Aggiornato su 20 Gen, 2023

Raffaele N.

Redattore SEO

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