Conservare le bollette: per quanto tempo è obbligatorio e come farlo?

Ultima modifica il 3 settembre 2025 alle ore 10:43
Redattore Esperto nel Settore Energetico
Francesco è Digital Marketing Project Manager presso Papernest, dove gestisce progetti digitali con focus sul settore energetico, ottimizzazione SEO e strategia dei contenuti. Con una forte esperienza nel marketing digitale, si concentra sull’innovazione e sulla crescita delle soluzioni energetiche online.
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Conservare le bollette è fondamentale per dimostrare i pagamenti in caso di contestazioni o controlli. La legge consiglia di conservarle per almeno 5 anni, periodo corrispondente alla prescrizione per richiedere pagamenti o reclami. Tenere le bollette a portata di mano evita problemi e garantisce sicurezza.
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Conservare le bollette è importante per tutelarsi in caso di contestazioni, richieste di pagamento arretrato o verifiche fiscali. Anche se il pagamento è stato effettuato regolarmente, senza prova documentale potresti non riuscire a dimostrarlo.
Le bollette conservate servono a:
La conservazione è quindi un’azione semplice ma fondamentale per evitare problemi futuri.
Le bollette non devono essere conservate per sempre, ma esistono tempi minimi stabiliti per legge. Servono come prova di pagamento in caso di contestazioni o richieste di saldo da parte del fornitore.
Questi termini sono legati alla prescrizione delle bollette, ovvero il periodo entro cui il fornitore può legalmente richiedere un pagamento arretrato. Superato questo limite, il credito non è più esigibile. Conservare la bolletta permette di dimostrare l’avvenuto pagamento e tutelarsi da richieste tardive o ingiustificate.
In generale, le bollette vanno conservate per:
Tipo di bolletta | Tempo di conservazione | Note utili |
---|---|---|
💡 Luce e gas (utenze domestiche e microimprese) | 2 anni | Prescrizione ridotta dalla Legge di Bilancio 2018 |
💧 Acqua | 5 anni | Prescrizione ordinaria prevista dal Codice Civile |
📞 Telefonia (fissa e mobile) | 5 anni | Equiparata alle altre utenze domestiche |
📄 Contratti scritti non soggetti a prescrizione breve | 10 anni | Casi rari, es. obbligazioni documentate |
💬 Reclami verso operatori telefonici | 2 anni | Limite fissato da AGCOM per contestazioni |
Conservare le bollette per almeno 5 anni è sufficiente nella maggior parte dei casi, soprattutto per eventuali verifiche fiscali, controversie o richieste di pagamento retroattivo da parte del gestore.
La Legge di Bilancio 2018 (art. 1, commi 4-10) ha introdotto una modifica importante: la riduzione della prescrizione da 5 a 2 anni per le bollette di luce e gas relative a utenze domestiche e microimprese. L’obiettivo è tutelare i consumatori da richieste tardive da parte dei fornitori.
La nuova regola non ha effetto retroattivo, ma si applica a partire da date specifiche:
Ecco un riepilogo dei tempi di prescrizione prima e dopo la riforma:
Tipo di fornitura | Prescrizione prima | Prescrizione dopo |
---|---|---|
💡 Luce – utenze domestiche e microimprese | 5 anni | 2 anni (dal 01/03/2018) |
⚡️ Gas – utenze domestiche e microimprese | 5 anni | 2 anni (dal 01/01/2019) |
💼 Luce e gas – utenze non domestiche | 5 anni | 5 anni |
Conservare le bollette almeno per il periodo di prescrizione previsto è fondamentale per far valere i propri diritti ed evitare richieste di pagamento non dovute.
Conservare correttamente le bollette di luce e gas è essenziale per dimostrare l’avvenuto pagamento in caso di contestazioni o richieste tardive.
Le bollette elettroniche hanno lo stesso valore legale di quelle cartacee, purché siano archiviate in modo sicuro e reperibili in caso di necessità.
Buttare via le bollette prima della scadenza dei termini legali di conservazione può comportare diversi rischi. Anche se hai pagato regolarmente, senza una prova concreta potresti trovarti in difficoltà in caso di contestazioni.
Se il fornitore richiede un pagamento arretrato o se sorgono errori di fatturazione, spetta a te dimostrare di aver già saldato quanto dovuto. Senza la bolletta, potresti dover pagare di nuovo o avviare una lunga procedura di reclamo.
Inoltre, in caso di controlli fiscali o richieste documentali da parte di enti pubblici, l’assenza delle bollette può complicare la tua posizione.
Per evitare problemi, è consigliabile conservarle per almeno 5 anni, anche in formato digitale.
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