Prescrizione bolletta: cosa significa e come comportarsi
La prescrizione è il meccanismo legale che annulla il diritto del fornitore di esigere il pagamento di una bolletta se trascorre un certo periodo senza richiesta formale. Per le utenze di luce e gas, la prescrizione è fissata a 2 anni, come stabilito dalla legge di bilancio 2020 e dalle delibere ARERA, salvo casi particolari come contenziosi o interruzioni del termine.
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Bolletta in prescrizione: che significa
Nel contesto giuridico italiano, si riconosce la possibilità che un diritto possa gradualmente estinguersi, diventando irrecuperabile per il suo legittimo titolare. Questo concetto, conosciuto come prescrizione, assume una particolare importanza quando si parla del pagamento delle bollette relative all'energia elettrica e gas metano, soprattutto per periodi passati.
In termini più chiari, se trascorre un certo periodo di tempo senza che venga inviato alcun avviso di pagamento per una fattura energetica, il fornitore perde il diritto di richiedere il pagamento di quella somma.
L'Articolo 2934 del Codice Civile italiano fornisce una dettagliata esposizione di questa situazione legale. In modo inequivocabile, afferma che quando un titolare di un diritto non lo esercita entro il periodo di tempo stabilito dalla legge, quel diritto si estingue per prescrizione.
La prescrizione non si limita solamente al contesto legale, ma si applica anche alle bollette. In questa situazione, il diritto coinvolto riguarda il recupero del pagamento da parte del fornitore. Se trascorre un certo periodo di tempo senza che il fornitore invii richieste di pagamento, il cliente non è più obbligato a effettuare il versamento dell'importo dovuto.
Quando va in prescrizione la bolletta?
Affrontando il tema della prescrizione, è importante considerare che i tempi possono diversificarsi significativamente in base al tipo di debito e alle circostanze specifiche.
Qui forniamo una panoramica delle diverse prescrizioni applicate alle bollette energetiche e altre utenze:
1. Prescrizione ordinaria: di solito, la prescrizione ordinaria ha una durata di 10 anni per la maggioranza dei crediti, a meno che la legge non determini una diversa scadenza.
2. Bollette energetiche e altre fatture: er quanto riguarda le bollette relative all'energia elettrica, il gas, l'acqua, il telefono, l'ADSL e il fax, la legge di bilancio 2020, nota come numero 160 del 2019, ha istituito una prescrizione di 2 anni, in accordo con le indicazioni di ARERA.
3. Bollette di conguaglio dopo il 1° marzo 2018: nel caso di bollette di conguaglio con scadenza successiva al 1° marzo 2018, è stato ridotto il periodo di prescrizione da 5 a 2 anni, un provvedimento mirato per evitare bollette di grandi importi.
4. Ritardi nella fatturazione: se si verificano ritardi nella fatturazione a causa di negligenza del fornitore o del distributore, il cliente è tenuto a saldare solo gli ultimi 2 anni di fatture, come stabilito nell'articolo n. 2948 del Codice Civile. Questo è noto come uno dei casi di "prescrizioni brevi".
5. Procedura legale: tuttavia, se la bolletta si trasforma in una disputa legale e viene avviata una procedura giudiziaria, il termine di prescrizione viene esteso nuovamente a 10 anni.
Contestare la prescrizione della bolletta luce e gas: come fare
Quando ti trovi di fronte a una richiesta di pagamento per una bolletta della luce o una bolletta del gas e hai incertezze sulla sua prescrizione, è essenziale seguire una procedura adeguata:
- Verifica della prescrizione
- Contestazione della prescrizione
Verifica della prescrizione
Inizia con una verifica accurata della prescrizione seguendo questi semplici passaggi:
Richiesta di pagamento oltre i 2 anni
In questo caso, il pagamento non è obbligatorio ed è ingiusto.
Richiesta di pagamento entro i 2 anni
Se hai ricevuto la richiesta entro questo periodo, il pagamento è valido. Se l'importo è elevato, puoi considerare un piano di rateizzazione.
Contestazione della prescrizione
Per contestare una bolletta invia una comunicazione scritta tramite raccomandata A/R, fax o posta elettronica certificata (PEC). È importante che la comunicazione sia tracciabile e contenga tutte le informazioni necessarie per facilitare l’esame del reclamo da parte del fornitore.
Assicurati di includere i seguenti dettagli:
- Dati dell'intestatario e dell'utenza.
- Nome, cognome, e codice POD (per l'utenza luce) o codice PDR (per l'utenza gas).
- Motivi del reclamo.
- Copia del documento d'identità dell'intestatario.
- Fattura o sollecito ricevuto oltre i termini.
- Eventuali prove di pagamento se si tratta di un sollecito per una bolletta già pagata.
Non dimenticare che le bollette di conguaglio richiedono particolare attenzione in termini di prescrizione. Mantieni sempre un occhio vigile su questi dettagli quando gestisci le tue bollette.
Prescrizione e maxi conguagli: come comportarsi
Questa misura è stata implementata per evitare il rischio di ricevere bollette di notevoli dimensioni che potrebbero costringere i clienti a effettuare pagamenti considerevoli entro scadenze strette, con il possibile accumulo di ulteriori costi e persino la sospensione del servizio. Questa regola si applica alle bollette di elettricità, gas e acqua con scadenza successiva al 1° marzo 2018.
La riduzione della prescrizione per i conguagli a due anni è valida esclusivamente per i clienti domestici e le microimprese. In queste circostanze, hai il diritto di mettere in pausa il pagamento in attesa della verifica della legittimità delle azioni intraprese dal fornitore. Inoltre, hai il diritto di richiedere il rimborso di eventuali pagamenti effettuati a titolo di conguaglio indebito.
Prescrizione e decadenza della bolletta luce: le differenze
Prescrizione
La prescrizione avviene quando il diritto si estingue a causa dell'omissione da parte del titolare, il fornitore di servizi, di esercitarlo entro il termine stabilito dalla legge, come indicato dall'Art. 2934 del Codice Civile.
Decadenza
La decadenza comporta la perdita della capacità di esercitare un diritto a causa della mancata aderenza a un termine perentorio, come definito dall'Art. 2964 del Codice Civile. In questa situazione, non è possibile richiamare né la sospensione né l'interruzione della prescrizione.
Conservare le bollette: per quanto tempo?
È cruciale tenere presente che la prescrizione delle bollette è stabilita a 2 anni. Ciò significa che, in linea di principio, dovresti conservare questi documenti per lo stesso periodo. Dopo tale lasso temporale, il fornitore o chiunque operi in suo nome, come una società di recupero crediti, non sarà più autorizzato a richiedere il pagamento. Pertanto, non è necessario conservare documenti relativi alle bollette oltre questo limite temporale.Bollette troppo alte? Chiamaci e attiva gratis l'offerta che ti faccia risparmiare!
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