Guida al deposito cauzionale per bollette di luce e gas: costi, tempi e consigli per evitarlo
Il deposito cauzionale nella fornitura di luce e gas è una somma di garanzia richiesta da molti fornitori al momento dell’attivazione del contratto. L’importo dipende da fattori come la potenza impegnata, i consumi annuali e il metodo di pagamento. In genere, può essere evitato con la domiciliazione bancaria e viene restituito al termine del contratto, salvo casi di morosità o irregolarità. Conoscere le regole su quando si applica, quanto si paga e come ottenerne il rimborso aiuta a gestire in modo più consapevole le proprie spese energetiche.
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Table of Contents
Cos'è il deposito cauzionale della bolletta luce e gas?
Quanto costa il deposito cauzionale e da cosa dipende?
Il deposito cauzionale per i contratti di luce e gas, una garanzia richiesta da molti fornitori, varia a seconda delle circostanze del contratto e del metodo di pagamento scelto dal cliente. Nel mercato tutelato, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambienti (ARERA) ha fissato un limite massimo per il deposito.
Utenza | Consumi | Prezzo |
---|---|---|
Energia elettrica | 3 kW | 34,5 euro |
Gas | Fino a 500 Smc/anno | 30 euro |
Oltre 500 Smc/anno | 300 euro |
Nel mercato libero, il deposito è soggetto alle condizioni del contratto individuale con il fornitore. Generalmente, viene richiesto con la prima bolletta, in particolare se il pagamento avviene tramite bollettino postale. Chi usufruisce del bonus sociale paga una quota ridotta. Inoltre, per i clienti nuovi, il deposito può essere rateizzato nelle bollette successive.
Modi per non pagare il deposito cauzionale
In alcuni casi è possibile evitare il pagamento del deposito cauzionale nella bolletta di luce e gas. Le soluzioni più comuni sono due:
- Attivare la domiciliazione bancaria o postale, cioè il pagamento tramite addebito diretto su conto corrente (IBAN). Questa modalità è considerata una garanzia sufficiente e, di norma, esonera il cliente dal versamento del deposito.
- Scegliere offerte o fornitori che non lo prevedono neanche con il pagamento tramite bollettino postale. Questa opzione, però, è meno frequente.
Nel mercato libero, ogni fornitore può decidere in autonomia se applicare o meno il deposito cauzionale, in base alle proprie condizioni contrattuali.
Conoscere queste possibilità può aiutarti a risparmiare e a scegliere con maggiore consapevolezza l’offerta più adatta alle tue esigenze.
Recupera il tuo deposito cauzionale: passaggi facili e veloci
Recuperare il deposito cauzionale dalla bolletta di gas e luce è possibile in alcune situazioni specifiche. Il rimborso avviene automaticamente nell’ultima bolletta nei seguenti casi:
- Cessazione del contratto
- Cambio di fornitore
- Voltura a un nuovo inquilino
- Passaggio al pagamento con domiciliazione bancaria
In tutte queste circostanze, i fornitori sono tenuti a restituire l’importo entro una scadenza precisa, variabile in base alla situazione:
Situazione | Scadenza | Note |
---|---|---|
Cessazione del contratto o voltura | Entro 30 giorni | Il rimborso è incluso nell’ultima bolletta |
Cambio fornitore | Entro 6 settimane | Il fornitore uscente emette la bolletta finale |
Attivazione domiciliazione | Con la prima bolletta utile | Il deposito può essere rimborsato o non richiesto |
In particolare, in caso di cambio fornitore, il gestore uscente è obbligato a emettere l’ultima bolletta entro sei settimane dalla cessazione del contratto, comprensiva del rimborso del deposito.
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Info
Quando non viene restituito il deposito cauzionale?
Il deposito cauzionale per la fornitura di luce e gas può non essere restituito in specifiche situazioni legate al mancato rispetto del contratto da parte del consumatore. In particolare, ciò può avvenire nei seguenti casi:
- Morosità: mancato o ritardato pagamento delle bollette.
- Cessazione del contratto non conforme alle modalità o ai tempi previsti.
È quindi fondamentale che i clienti siano consapevoli delle condizioni contrattuali e rispettino gli obblighi previsti, per non rischiare di perdere il diritto al rimborso del deposito.
Le clausole relative alla trattenuta del deposito cauzionale sono sempre indicate nel contratto di fornitura. Per questo è importante leggere attentamente il documento prima della firma e consultare, se necessario, il sito del proprio fornitore per ulteriori chiarimenti.
Il deposito è rimborsabile? Sì, al termine del contratto, a condizione che tutte le condizioni siano state rispettate. In genere, l’importo viene restituito o scalato dall’ultima bolletta. Tuttavia, in caso di morosità o recesso anticipato non autorizzato, il deposito potrebbe non essere restituito.Inoltre, per i cosiddetti “cattivi pagatori”, ovvero i clienti con bollette in mora nei 12 mesi precedenti, il valore del deposito cauzionale può raddoppiare al momento del cambio di fornitore.
Conoscere queste regole è utile per tutelare i propri diritti, evitare costi imprevisti e gestire con maggiore consapevolezza il rapporto con il proprio fornitore di energia.
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