Guida al deposito cauzionale per bollette di luce e gas: costi, tempi e consigli per evitarlo


Ultima modifica il 3 settembre 2025 alle ore 10:43
Redattore Esperto nel Settore Energetico
Francesco è Digital Marketing Project Manager presso Papernest, dove gestisce progetti digitali con focus sul settore energetico, ottimizzazione SEO e strategia dei contenuti. Con una forte esperienza nel marketing digitale, si concentra sull’innovazione e sulla crescita delle soluzioni energetiche online.
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Il deposito cauzionale nella fornitura di luce e gas è una somma di garanzia richiesta da molti fornitori al momento dell’attivazione del contratto. L’importo dipende da fattori come la potenza impegnata, i consumi annuali e il metodo di pagamento. In genere, può essere evitato con la domiciliazione bancaria e viene restituito al termine del contratto, salvo casi di morosità o irregolarità. Conoscere le regole su quando si applica, quanto si paga e come ottenerne il rimborso aiuta a gestire in modo più consapevole le proprie spese energetiche.
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Il deposito cauzionale per i contratti di luce e gas, una garanzia richiesta da molti fornitori, varia a seconda delle circostanze del contratto e del metodo di pagamento scelto dal cliente. Nel mercato tutelato, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambienti (ARERA) ha fissato un limite massimo per il deposito.
| Utenza | Consumi | Prezzo |
|---|---|---|
| Energia elettrica | 3 kW | 34,5 euro |
| Gas | Fino a 500 Smc/anno | 30 euro |
| Oltre 500 Smc/anno | 300 euro |
Nel mercato libero, il deposito è soggetto alle condizioni del contratto individuale con il fornitore. Generalmente, viene richiesto con la prima bolletta, in particolare se il pagamento avviene tramite bollettino postale. Chi usufruisce del bonus sociale paga una quota ridotta. Inoltre, per i clienti nuovi, il deposito può essere rateizzato nelle bollette successive.
In alcuni casi è possibile evitare il pagamento del deposito cauzionale nella bolletta di luce e gas. Le soluzioni più comuni sono due:
Nel mercato libero, ogni fornitore può decidere in autonomia se applicare o meno il deposito cauzionale, in base alle proprie condizioni contrattuali.
Conoscere queste possibilità può aiutarti a risparmiare e a scegliere con maggiore consapevolezza l’offerta più adatta alle tue esigenze.
Recuperare il deposito cauzionale dalla bolletta di gas e luce è possibile in alcune situazioni specifiche. Il rimborso avviene automaticamente nell’ultima bolletta nei seguenti casi:
In tutte queste circostanze, i fornitori sono tenuti a restituire l’importo entro una scadenza precisa, variabile in base alla situazione:
| Situazione | Scadenza | Note |
|---|---|---|
| Cessazione del contratto o voltura | Entro 30 giorni | Il rimborso è incluso nell’ultima bolletta |
| Cambio fornitore | Entro 6 settimane | Il fornitore uscente emette la bolletta finale |
| Attivazione domiciliazione | Con la prima bolletta utile | Il deposito può essere rimborsato o non richiesto |
In particolare, in caso di cambio fornitore, il gestore uscente è obbligato a emettere l’ultima bolletta entro sei settimane dalla cessazione del contratto, comprensiva del rimborso del deposito.
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Info
Il deposito cauzionale per la fornitura di luce e gas può non essere restituito in specifiche situazioni legate al mancato rispetto del contratto da parte del consumatore. In particolare, ciò può avvenire nei seguenti casi:
È quindi fondamentale che i clienti siano consapevoli delle condizioni contrattuali e rispettino gli obblighi previsti, per non rischiare di perdere il diritto al rimborso del deposito.
Le clausole relative alla trattenuta del deposito cauzionale sono sempre indicate nel contratto di fornitura. Per questo è importante leggere attentamente il documento prima della firma e consultare, se necessario, il sito del proprio fornitore per ulteriori chiarimenti.
Il deposito è rimborsabile? Sì, al termine del contratto, a condizione che tutte le condizioni siano state rispettate. In genere, l’importo viene restituito o scalato dall’ultima bolletta. Tuttavia, in caso di morosità o recesso anticipato non autorizzato, il deposito potrebbe non essere restituito.Inoltre, per i cosiddetti “cattivi pagatori”, ovvero i clienti con bollette in mora nei 12 mesi precedenti, il valore del deposito cauzionale può raddoppiare al momento del cambio di fornitore.
Conoscere queste regole è utile per tutelare i propri diritti, evitare costi imprevisti e gestire con maggiore consapevolezza il rapporto con il proprio fornitore di energia.
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