Recesso del contratto luce e gas: diritto, costi e tempistiche
Il diritto di recesso è la facoltà, prevista per legge e inclusa nei contratti luce e gas, che consente al cliente o al fornitore di chiudere anticipatamente il contratto, senza penali. Questo diritto può essere esercitato in qualsiasi momento, purché si rispettino le modalità e i tempi stabiliti nel contratto. È valido a prescindere dal canale con cui è stata attivata la fornitura e può essere utilizzato anche in caso di cambio fornitore.
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Cosa significa esattamente "diritto di recedere"?
Con diritto di recesso ci si riferisce a quella clausola presente nel contratto sottroscritto per la fornitura di luce oppure gas metano che ti consente di chiudere anticipatamente il contratto.
L'azione di recesso, inoltre, può configurarsi come collegamento al cambio di fornitore o alla disabilitazione della modalità di pagamento.
La totalità dei clienti, sia quelli con le utenze già attive con il servizio regolamentato che quelli nel mercato deregolamentato (libero), hanno il diritto di rescindere il contratto di fornitura.
Il recesso dovrà essere comunicato inviando una raccomandata, come definito nel contratto, in modo da poter verificare che la comunicazione sia stata effettivamente ricevuta dal gestore.
Nell'ipotesi di recesso con sostituzione di fornitore, non sarà necessario inviare una raccomandata in quanto il fornitore nuovo selezionato si occuperà delle questioni amministrative e comunicherà al precedente fornitore l'avvenuta rescissione dell'accordo.
Recesso utenza luce e gas: quali sono le tempistiche?
Secondo le disposizioni dell'Autorità, il cliente ultimo possiede il diritto di poter terminare la fornitura del proprio gestore in qualunque momento, ottemperando il preavviso richiesto.
Ma entro quanti giorni il consumatore deve comunicare l'intenzione di terminare la fornitura? L'AEEG ha definito diversi tempi di preavviso a seconda della situazione del cliente ultimo. Nonostante ciò, è sempre buona norma consultare le indicazioni previste da contratto. Nella maggior parte dei casi, la procedura avviene nel seguente modo e con le tempistiche indicate:
- Nel caso in cui il cliente desidera interrompere il contratto per cambiare fornitore di gas e luce, deve parlare con il fornitore non successivamente al decimo giorno del precedente mese alla data di modifica, come specificato nell'articolo 7.3 contenuto nella relativa delibera.
- Cambiando fornitore, il consumatore deve rivolgersi al nuovo, affinché quest'ultimo possa esercitare il diritto di recesso a nome del cliente con la fornitura per l'azienda precedente tramite il Sistema Informativo Integrato.
- La nuova azienda di vendita inoltrerà la domanda di recesso non più tardi del decimo giorno del precedente mese in data di modifica del gestore, utilizzando la PEC e fornendo le informazioni anagrafiche del cliente e quelle riconducibili alla fornitura.
Nell'ipotesi in cui il cliente richieda la conclusione del contratto solo per interrompere la fornitura luce e gas, senza voler modificare gestore, il preavviso da comunicare al fornitore non può superare un mese. In questa casistica, la richiesta di esercizio del recesso dovrà essere inviata dal cliente tramite raccomandata.
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Info
Recedere dal contratto luce e gas: quanto costa?
Niente! Infatti, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (ARERA) attraverso la delibera 302/2016/COM del 9 giugno 2016 e l'aggiornamento del 1 gennaio 2017, ha stabilito le modalità e i tempi relativi al diritto di recesso per i contratti di fornitura di luce e gas.
Quali documenti sono necessari per concludere il contratto?
Per esercitare correttamente il diritto di recesso e chiudere il contratto di fornitura di luce e gas, è necessario comunicare al gestore alcune informazioni essenziali. Questi dati permettono di identificare l'utenza e completare la procedura senza errori. Di seguito trovi l’elenco degli elementi che non devono mancare nella comunicazione di recesso:
- Dati anagrafici dell'intestatario dell'utenza
- Informazioni sulle utenze: POD per l'energia elettrica e PDR per il gas
- Lettura del contatore
- Indirizzo della fornitura
- Data in cui si prevede la disattivazione della fornitura
- Richiesta scritta di rescindere il contratto di fornitura
Il fornitore ha diritto di recesso dal contratto?
Secondo le disposizioni dell'AEEG, anche il gestore ha il diritto di esercitare il recesso, come definito nel contratto.
Quindi, il fornitore può rescindere direttamente il contratto?- Questo può accadere solo se il fornitore è un'azienda che opera nel mercato deregolamentato (libero), ma non in quello tutelato.
Il preavviso inizia a decorrere dalla data in cui avviene la ricezione dell'avvenuto recesso del cliente.
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