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PUN Novembre 2025: leggero aumento del prezzo dell’energia in vista della fine del mercato tutelato

PUN Novembre 2025: leggero aumento del prezzo dell’energia in vista della fine del mercato tutelato

Ultima modifica il 2 dicembre 2025 alle ore 14:04

gbottan

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Table of Contents

  • Il prezzo del PUN a novembre: evoluzione e fattori determinanti
  • Le novità normative del 2025: verso la fine del mercato tutelato e l’adozione del PUN Index GME

Table of Contents

  • Il prezzo del PUN a novembre: evoluzione e fattori determinanti
  • Le novità normative del 2025: verso la fine del mercato tutelato e l’adozione del PUN Index GME

Il mese di novembre porta un nuovo aggiornamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN), il riferimento per il costo dell’elettricità nel mercato all’ingrosso. Questo cambiamento ha un impatto diretto sulle bollette degli italiani, in particolare per coloro che hanno contratti indicizzati al mercato. In un contesto segnato dalla prossima fine del mercato tutelato, è essenziale capire come le fluttuazioni del PUN giorno per giorno influenzano i costi domestici e le abitudini di consumo.

Il prezzo del PUN a novembre: evoluzione e fattori determinanti

A novembre 2025, il prezzo medio del PUN (più precisamente il PUN Index GME) è di ≈ 0,117 €/kWh. Questo valore segna un leggero aumento rispetto a ottobre 2025 (0,111 €/kWh). L’analisi giornaliera del PUN mostra una certa volatilità nel corso del mese — il mercato rimane sensibile alla domanda, alle variazioni di produzione e alle dinamiche di offerta/domanda.

L’aumento rispecchia una crescente pressione al rialzo sul prezzo dell’energia nel mercato all’ingrosso, dovuta a una maggiore domanda di energia elettrica con l’arrivo della stagione fredda e a una minore produzione da fonti rinnovabili.

Le fasce orarie presentano inoltre differenze significative: sulla base dei dati osservati nel 2025 per offerte biorarie/triorarie, i valori rilevati in precedenza restano un riferimento indicativo (ma possono variare a seconda della zona geografica e del contratto):

  • F1 (ore di punta): ~ 0,095 €/kWh
  • F2 (ore intermedie): ~ 0,126 €/kWh
  • F3 (ore fuori punta): ~ 0,103 €/kWh

Le ore intermedie (F2) restano dunque — secondo questi riferimenti — le più costose per i consumatori.

Le novità normative del 2025: verso la fine del mercato tutelato e l’adozione del PUN Index GME

Dal 2025, il mercato elettrico italiano funziona con il PUN Index GME, basato su prezzi zonali ponderati piuttosto che su una tariffa nazionale uniforme. Ciò significa che il prezzo all’ingrosso dell’elettricità può variare a seconda della zona geografica, modificando l’impatto per ogni consumatore in base alla propria area — un fattore più rilevante rispetto al passato.

In questo contesto, conoscere il PUN (e capire il funzionamento di Index GME) permette di comprendere le dinamiche del mercato dell’energia, essenziale per fare una scelta consapevole e vantaggiosa. I consumatori devono verificare se il proprio contratto è indicizzato o fisso e considerare attentamente le informazioni geografiche e temporali.

Strategie per gestire l’impatto del PUN sulla bolletta

  • Analizzare la propria bolletta per verificare se il contratto è indicizzato al PUN/Index GME — in tal caso, il prezzo dell’elettricità varia in base al mercato, motivo per cui è utile seguire regolarmente l’indice.
  • Confrontare le offerte del mercato libero, valutando non solo il prezzo ma anche i servizi aggiuntivi proposti dai fornitori, e considerare prezzi fissi per evitare la volatilità.
  • Modificare le proprie abitudini di consumo: evitare l’uso di apparecchi energivori nelle ore più costose (F2), privilegiare le fasce orarie meno onerose (F1 o F3, a seconda del contratto), quando possibile.
  • Tenere conto della zona geografica: poiché il PUN Index GME è zonale, il costo finale può dipendere dalla regione — un motivo in più per scegliere un contratto adatto alla propria area.