Ultima modifica il 15 dicembre 2025 alle ore 09:58

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Nel confronto sul caro-energia torna in primo piano il decreto bollette. La bozza del Decreto Energia, ancora in lavorazione, mette insieme bonus in bolletta, tagli agli oneri e interventi sul mercato del gas per contenere i rincari. Tra le ipotesi piรน concrete cโรจ un contributo straordinario per le famiglie vulnerabili nel 2026 e un alleggerimento dei costi elettrici per le piccole e medie imprese.
Il pacchetto in preparazione punta a ridurre il costo di luce e gas per famiglie e imprese con risorse complessive stimate vicino a un miliardo di euro, a valere sulla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Nella bozza, una parte rilevante riguarda le PMI: si valuta uno sconto sulla componente elettrica tramite la riduzione degli oneri di sistema legati al finanziamento delle fonti rinnovabili, con risorse indicate nellโordine di 750 milioni.
Per intervenire in modo piรน strutturale sugli oneri Asos, il testo richiama una cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili dei vari โConto Energiaโ 2005-2012. Lโipotesi prevede risorse ottenute con emissioni obbligazionarie fino a 20 anni e trasferite alla Cassa, con importi massimi fino a 5 miliardi lโanno dal 2026 al 2030, cosรฌ da spalmare nel tempo una parte dei costi oggi in bolletta.
Sul fronte dei prezzi, il decreto guarda ai contratti di lungo termine: la bacheca dei Ppa verrebbe potenziata fino a consentire negoziazioni dirette, in forma libera o con garanzia Gse, con procedure organizzate dal Gme. In parallelo si tenta di ridurre lo spread tra Psv e Ttf con la vendita dei volumi di gas stoccati da Gse e Snam come โultima istanzaโ, destinando i proventi a tariffe industriali e a un meccanismo di compensazione. Spunta infine unโautorizzazione unica per accelerare i data center.
Tra le novitร per i consumatori, lโultima bozza prevede un contributo annuo straordinario di 55 euro sulle bollette della luce destinato nel 2026 alle famiglie considerate vulnerabili. Lโimpostazione รจ quella di un sostegno che si affianca alle tutele giร esistenti, senza sostituirle, con lโobiettivo di alleggerire una voce di spesa che resta pesante per molti nuclei, in una fase di prezzi ancora instabili, e di sostenere i consumi domestici.
La relazione illustrativa collegata al provvedimento stima una platea di circa 4,5 milioni di beneficiari. Il costo complessivo viene quantificato in 250 milioni di euro e la copertura รจ indicata a valere sul bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Il bonus viene descritto come aggiuntivo rispetto al bonus sociale elettrico e, proprio per questo, dovrebbe inserirsi nello stesso canale di applicazione, sfruttando requisiti giร utilizzati nelle misure in vigore.
Sul piano operativo, lo schema ipotizzato รจ semplice: lo sconto dovrebbe comparire direttamente nella bolletta elettrica degli aventi diritto, rendendo lโaiuto immediatamente riconoscibile. Resta perรฒ un punto: il decreto รจ ancora in bozza, quindi dettagli applicativi, finestre temporali e modalitร tecniche dovranno essere chiariti con il testo definitivo e con le istruzioni operative che seguiranno, dopo lโiter di approvazione.
Per lโaccesso al contributo, i criteri richiamati coincidono con quelli del bonus sociale elettrico: ISEE fino a 15.000 euro, oppure almeno quattro figli a carico con ISEE fino a 20.000 euro. Proprio questa sovrapposizione lascia prevedere unโerogazione automatica, senza nuove domande, attraverso lโapplicazione dello sconto sulla fornitura elettrica intestata al nucleo.
Il consiglio, in questa fase, รจ verificare che lโattestazione ISEE sia aggiornata e corretta, perchรฉ la soglia reddituale resta la chiave dโingresso. Chi presenta la DSU in ritardo o con dati incompleti rischia di vedere slittare il riconoscimento. Nel dubbio conviene controllare anche lโintestazione della fornitura e la residenza. Restano inoltre da chiarire i tempi di applicazione in bolletta: quando il decreto sarร approvato, la presenza dello sconto sarร il segnale piรน immediato dellโavvenuta ammissione.
Anche le PMI dovranno seguire lโevoluzione del provvedimento. Oltre al taglio degli oneri, viene stimato un beneficio medio di circa 11,5 euro per MWh consumato: per valutarne lโimpatto, sarร decisivo leggere consumi e componenti di spesa e attendere le regole applicative. Nel frattempo, per limitare lโesposizione alla volatilitร , puรฒ diventare strategico considerare contratti di lungo periodo e soluzioni che rendano piรน prevedibile la spesa energetica, soprattutto per i profili piรน energivori.