Gas, rincari d’inizio 2025: bollette in aumento del 28% per le famiglie italiane

Il 2025 si è aperto con un nuovo aumento delle bollette del gas, che segnano un +28% rispetto alla fine del 2024. Secondo le ultime analisi e i dati pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), il rialzo riflette la crescita dei prezzi all’ingrosso e la maggiore domanda registrata nei mesi invernali. Questo scenario pesa sui bilanci familiari e riaccende il dibattito sulle strategie energetiche e sui meccanismi di formazione del prezzo del gas in Italia.
Aumenti record: +28% sul gas e spese familiari in crescita
Nei primi mesi del 2025 il prezzo del gas per uso domestico è aumentato del 28%, portando la spesa media annuale di una famiglia tipo (con consumi di circa 1.550 Smc) a superare i 1.700 euro. L’incremento è dovuto soprattutto all’aumento del costo della materia prima nei mercati all’ingrosso, che ha registrato una forte accelerazione tra dicembre e febbraio.
- A subire gli effetti più rilevanti sono gli utenti con contratti a prezzo variabile, legati all’indice PSV (Punto di Scambio Virtuale), che riflette l’andamento del mercato italiano del gas.
- Chi ha sottoscritto tariffe a prezzo fisso è temporaneamente al riparo dalle oscillazioni, anche se molti fornitori stanno già adeguando le offerte per i rinnovi dei prossimi mesi.
- Le famiglie del Nord, dove il consumo di gas per riscaldamento è più elevato, affrontano un peso economico maggiore rispetto al Sud, con aumenti mensili anche superiori a 35 euro.
Di seguito una tabella riassuntiva dei prezzi del gas naturale per uso domestico nei mesi del 2024 e 2025, con le variazioni percentuali rispetto all'anno precedente e tra i mesi del 2025. I dati evidenziano l'andamento del mercato del gas e le fluttuazioni dei prezzi, utili per analisi e confronti.
| Mese | Prezzo 2024 (€/MWh) | Prezzo 2025 (€/MWh) | Delta anno (%) | Delta mese (%) |
|---|---|---|---|---|
| Gennaio | 31,428 | 50,568 | 61% | 0% |
| Febbraio | 30,748 | 52,991 | 72% | 5% |
| Marzo | 27,315 | 45,403 | 66% | -14% |
| Aprile | 31,916 | 43,089 | 35% | -5% |
| Maggio | 29,983 | 33,254 | 11% | -23% |
| Giugno | 34,827 | 34,919 | 0% | 5% |
| Luglio | 36,304 | 37,616 | 4% | 8% |
| Agosto | 39,521 | 36,418 | -8% | -3% |
| Settembre | 43,346 | 34,750 | -20% | -5% |
| Ottobre | 40,768 | 31,983 | - | - |
| Novembre | 38,186 | - | - | - |
| Dicembre | 50,378 | - | - | - |
Osservando le variazioni mese per mese e i delta anno, ci aspettiamo che i prezzi del gas rimangano elevati nei primi mesi del 2025, con possibili riduzioni nella seconda metà dell’anno. Le fluttuazioni continueranno a dipendere dalla domanda stagionale e dai costi all’ingrosso.
Dietro ai rincari: dinamiche del mercato e ruolo del GME
Il mercato del gas italiano è regolato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), che gestisce la piattaforma MGP-GAS, dove avviene la compravendita all’ingrosso. Secondo le ultime sintesi pubblicate dal Gestore, il prezzo medio ponderato giornaliero ha superato i 42 €/MWh, segnando un aumento del 20% rispetto al trimestre precedente. Tali variazioni si trasferiscono direttamente sul PSV, il principale riferimento per la determinazione del prezzo finale delle bollette, e impattano sulle offerte dei principali distributori di gas presenti sul territorio italiano, che devono adeguare le tariffe per i clienti domestici e industriali in base all’andamento del mercato.
- Diversi fattori hanno contribuito a questa crescita: la riduzione delle forniture dai principali hub europei, l’aumento della domanda legata al clima rigido e le tensioni geopolitiche sui flussi di GNL (gas naturale liquefatto).
- L’Italia, pur diversificando le fonti, rimane fortemente dipendente dal mercato europeo e dal TTF olandese, indice da cui deriva il PSV.
- Le statistiche ufficiali del GME confermano un’elevata volatilità nei valori del mercato MGP-GAS, che rende difficile prevedere i costi e influenza direttamente le offerte dei fornitori.
Prospettive per il 2025: tra volatilità e strategie di contenimento
Le proiezioni indicano che i prezzi del gas resteranno alti almeno fino alla prossima primavera, con incrementi che potrebbero superare il 30% rispetto ai livelli medi del 2024. L’andamento dipenderà soprattutto dai costi all’ingrosso e dalla capacità del sistema nazionale di garantire scorte adeguate durante la stagione fredda.
Nonostante segnali di riequilibrio sui mercati globali del GNL, la domanda europea rimane sostenuta e i margini di riduzione dei prezzi sono limitati.
Gli esperti raccomandano strategie di efficienza energetica: caldaie a condensazione, termostati intelligenti e miglioramento dell’isolamento domestico.
Cresce l’interesse verso contratti a prezzo bloccato, che offrono maggiore stabilità rispetto alle offerte indicizzate al PSV.
L’inizio del 2025 conferma che la dipendenza dalle fonti fossili e la volatilità dei mercati internazionali restano le principali sfide per la sicurezza energetica italiana.