Tutto sulle comunità energetiche rinnovabili

In Italia lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e dei Gruppi di Autoconsumo Collettivo è ancora limitato. Tuttavia nel prossimo quinquennio, secondo le stime del Politecnico di Milano, il loro numero è destinato ad aumentare fino a raggiungere oltre un milione di utenze residenziali e tra le 150/300 mila non residenziali.
La diffusione della formula CER, approvata dal Milleproroghe 2020 e regolata dalla Direttiva Europa RED II, è incentivata dai fondi del PNRR e dai progetti portati avanti dalle singole regioni, quali ad esempio Veneto e Lombardia. Inoltre per il prossimo giugno sono attesi i decreti attuativi che prevedono importanti estensioni tra cui:
- l’ambito territoriale, ampliato fino alla cabina primaria
- la potenza del singolo impianto, che non può superare 1 MW
- può coinvolgere un’ampia pluralità di soggetti, tra cui enti pubblici e religiosi, privati cittadini e PMI, purché la partecipazione non costituisca il loro business primario
- si fonda sull’adesione volontaria ed aperta dei membri, che controllano autonomamente gli impianti di produzione di prossimità
- al profitto antepone gli scopi sociali, ambientali ed economici a beneficio della collettività locale
- il ritiro dedicato, ossia la cessione al Gestore Servizi Energetici dell’energia immessa in rete, per la quale viene corrisposto al produttore uno specifico prezzo per ogni kWh
- una quota di incentivo GSE e la restituzione degli importi ARERA connessi alla riduzione dei costi, spettanti solo in riferimento all’energia condivisa
- CER Solisca a Turano Lodigiano con Sorgenia Spa
- CER Comune di Medicina in provincia di Bologna
- CER a Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino
- GAC su un condominio a Bergamo
- la progettazione personalizzata delle componenti hardware e software, funzionali alla raccolta dei dati di produzione e di consumo, nonché alla loro fruizione e visualizzazione
- la consulenza sulla normativa e sugli adempimenti burocratici rivolta ai cittadini, enti pubblici, associazioni e imprese, che spazia dalla redazione dello statuto sino ai rapporti con il GSE
- la gestione di più comunità energetiche e gruppi AUC per gli amministratori
- l’integrazione con sistemi di accumulo e torrette di ricarica
- l’applicazione dei criteri di ripartizione degli incentivi e il loro calcolo
- l’esportazione di report
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