Nel settore immobiliare ci sono diversi interventi che possono essere effettuati per ottenere il recupero patrimonio edilizio.

Se da una parte ci sono i classici lavori di ristrutturazione e rimodernazione per “”sposare”” il progresso tecnologico, dall’altra si cerca spesso di seguire una strada più green. È questo il caso dell’edilizia biocompatibile, con il suo insieme di ideali importanti a salvaguardia dell’ambiente. Scopriamo insieme tutto a riguardo in questo articolo.

Il recupero patrimonio edilizio

Con il recupero del patrimonio edilizio si fa riferimento al riutilizzo funzionale degli immobili esistenti, attraverso diversi interventi. A seconda dello stato in cui si ritrova la struttura, saranno necessari, per esempio, determinati lavori di ristrutturazione che possono comprendere delle demolizioni (sia parziali che totali). Oppure vari tipi di manutenzione, restauro e risanamento.

Certi interventi effettuati possono garantire il beneficio di determinate detrazioni fiscali ordinarie (Bonus Ristrutturazioni del 50%) e anche maggiorate al 110% (come nel caso del Superbonus). Vediamo quindi in breve quali sono gli interventi che permettono l’accesso a tali aiuti:

  • Manutenzione ordinaria
  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro
  • Ristrutturazione edilizia
  • Risanamento conservativo

Questi sono i lavori da poter effettuare in un immobile e che permettono il recupero del patrimonio edilizio. Interventi che permettono di fruire di una detrazione fiscale e cioè di un risparmio di imposta.

Che cos’è l’edilizia biocompatibile?

Negli ultimi anni il tema ambiente è diventato, finalmente, il centro di molte discussioni. Questo a causa dei livelli di inquinamento raggiunti sul nostro caro pianeta Terra, una situazione drastica che necessita valide soluzioni. Proprio per questo, anche nel mondo immobiliare, si cerca di seguire una strada sostenibile per l’ambiente. Tale concetto è il punto cardine dell’edilizia biocompatibile, l’arte del costruire nel rispetto del mondo che ci circonda e della vita, nel suo significato più profondo.

Si parla di un equilibrio tra struttura materiale e ambiente in cui questa si trova. Una realtà edilizia ecologica che conserva da una parte gli alti standard qualitativi del benessere e comfort e dall’altra garantisce il minor impatto possibile sulla natura circostante. Scopriamo quali sono le diverse radici su cui si fonda tutto il sistema dell’edilizia biocompatibile:

  • Utilizzo di materiali naturali con meno processi di lavorazione e a basso consumo di energia.
  • Efficienza energetica della costruzione e cioè per quanto riguarda l’isolamento termico, riuso acque piovane e illuminazione naturale.
  • Flessibilità di ogni tipo di struttura per possibili modifiche future.
  • Resistenza della costruzione per molto tempo.
  • Recupero e riciclaggio dei materiali.
  • Attenta manutenzione e gestione della struttura edilizia.
  • Fattore “”green”” al centro del progetto. La cura dell’ambiente circostante è al primo posto.

Oggi è possibile realizzare una moderna struttura edilizia con tutti i comfort possibili e capace di rispettare ognuno dei punti precedenti. Il progresso tecnologico in questo caso va di pari passo con l‘ecosostenibilità, un elemento da cui non si può più fuggire vista la situazione attuale del nostro Pianeta.  Ci sono poi diversi vantaggi nell’adottare un metodo “”green”” e cioè utilizzare fonti e materiali rinnovabili ed eco-friendly. Tra tutti c’è l’ottimizzazione delle risorse disponibili, una migliore gestione dei consumi e soprattutto un cospicuo risparmio in bolletta.

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